Qui lo dichiaro: amo la Donna reale!

Innanzi tutto c’è la passione, certo. Ma non per gli abiti, piuttosto per la moda come linguaggio: c’è un significato sociale dell’abbigliamento e uno più privato, di identità.
Personalmente mi interessa meno sapere “cosa va di moda” questa stagione; mi preme invece capire come può vestirsi una donna oggi per attraversare la sua vita e testimoniare che è reale.
Quindi mi chiedo prima di tutto cosa significa essere una donna oggi.
Mica facile rispondere nè scontato.
Non so voi, ma io mi trovo a procedere per negazione.
Non sono una donna che sviene sui divani come perloppiù viene raffigurata nelle pubblicità: tutta bardata da capo a piedi, una borsetta griffata in mano e come svuotata di vita. Per un paio d’anni ci hanno proposto delle icone fragili, burattini accasciati in interni laccati.
Oppure donnine con lo sguardo languido, le labbra pittate dischiuse in un sospiro pseudo-sensuale: uno strazio!
Ultimamente sono apparse le donne-tigre: aggressive amazzoni con corpi scultorei esibiti come armi!
Poi ci sono le donne-rosa, tutte pallide e di rosa vestite, colte in foto a mazzi di 3 o 4, strette in abbracci severi che nulla hanno di amicale. Piuttosto ricordano foto di prigionieri che si radunano per condividere dolori.
Le donne che io conosco non sono così: lavorano sodo, spesso anche più sodo dei loro colleghi maschi e ottengono la metà dei loro riconoscimenti.
Le donne che conosco io coltivano amicizie femminili con affetto e condividono la vita quotidiana con leggerezza, condividono difficoltà e momenti ludici, vanno in vacanza assieme, a teatro, a ballare il tango.
Le donne che conosco io hanno figli che sono sì motivo di preoccupazione, ma anche di gioia! E poi queste donne hanno compagni e compagne con cui possono attraversare la vita e non necessariamente essere in guerra.
Le Donne reali fanno, vanno, studiano, pensano, amano, discutono, crescono….persino invecchiano! Ma questo è un altro grande tabù, non solo nel mondo della moda e vi dirò il mio pensiero un’altra volta.
Rileggo, correggo ed invio: ecco!

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